La fase 2 del mondo dello spettacolo

Dal 15 giugno anche il mondo dello spettacolo e della musica dal vivo possono riprendere le proprie attività, dopo la lunga interruzione causata dalla pandemia Covid19 con l’inizio della fase 2.
Lo stabilisce il Decreto Rilancio del 19 maggio, insieme ad una serie di provvedimenti specifici per il settore di riferimento e sicuramente molto restrittivi.


Le condizioni per la ripartenza


Il decreto Rilancio prevede ben 13 punti da osservare per far ripartire le attività di spettacolo, musica dal vivo e concerti e riguardano vari tipi di locali: teatri cinema, sale da concerto e naturalmente locali di pub e ristorazione con musica dal vivo.
Come facilmente si può immaginare, le misure sono molto rigide, visto che le attività in questione, insieme a quelle sportive, sono tra quelle che comportano maggiori rischi di assembramento tra le persone.
Per questo motivo, nonostante le possibilità di ripresa, molti eventi live rimangono sospesi e sono stati rinviati al 2021.
Rimangono tuttavia moltissime attività di dimensioni più contenute, spesso associate a servizi di ristorazione, che tanto hanno sofferto durante la chiusura e che ora vogliono ritornare alla normalità il più presto possibile.
Le condizioni per la ripartenza sono entrate in vigore dal 15 giugno e, al momento, hanno validità fino al 31 luglio 2020.

La fase 2 per la ripartenza della musica
La fase 2 per la ripartenza della musica


Misure per il distanziamento

Come per tutte le attività produttive, è previsto anche in questo caso che i clienti e il personale mantengano opportune distanze (almeno 1 metro e mezzo). Per questo motivo, i posti a sedere sono assegnati e opportunamente distanziati.
Anche gli artisti dovranno osservare il metro e mezzo di distanza.
I clienti non potranno assembrarsi nei pressi del palco, ma mantenere sempre il loro posto al tavolo.
I locali avranno una nuova capienza massima in base alle dimensioni e alla possibilità di utilizzare, o meno, spazi all’aperto.


Dispositivi per la sicurezza per la fase 2


All’ingresso del locale verrà misurata la temperatura dei clienti e di tutti i lavoratori, e l’accesso non sarà consentito a chi presenta una temperatura superiore ai 37,5 gradi.
E’ obbligatorio l’uso della mascherina, che può essere temporaneamente rimossa dai clienti seduti ai tavoli del bar o del ristorante. Gel e sistemi per la disinfezione delle mani dovranno essere messi a disposizione dei clienti, soprattutto all’ingresso o presso le casse.

La Fase 2 per la musica dal vivo in piccoli locali


Queste misure possono essere rispettate più facilmente da locali come ristoranti e bar, mentre difficilmente sono applicabili per i grandi eventi live che, infatti, sono stati cancellati fino al 2021.
Il settore dell’intrattenimento subisce così uno dei colpi più gravi inferti da questa crisi e gli operatori stanno già avanzando alcune richieste di tutela al governo.
Rimangono per fortuna i piccoli concerti dal vivo nei bar e ristoranti che, grazie a spazi più ristretti e alla protezione offerta dai posti al tavolo, potranno proporre spettacoli live e salvare in qualche modo la stagione estiva.

Musica live in piccoli locali
Musica live in piccoli locali


Un settore che non è mai stato fermo

Il mondo dei musicisti non è mai stato fermo in questi mesi. I locali erano chiusi, ma molti artisti hanno preso ispirazione dal momento storico per concepire e realizzare pezzi che ascolteremo per molto tempo.
Le star e i grandi organizzatori di eventi hanno rimandato i concerti al 2021 e moltissimi artisti del panorama musicale italiano hanno prodotto tanta musica.

Un esempio tra tutti? Il concerto del Primo Maggio, un mosaico di contributi eccezionali, per non saltare in nessun modo una tradizione così importante.

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